giovedì 25 settembre 2008

Eccoci Qua. Quest'anno il no arriva a settembre. Precisamente questa mattina, quando, dove aver cazzeggiato un po' su internet, anche se era troppo presto per aver un risultato, mi viene in mente di andare a vedere sul LORO sito e vedo che i risultati, anche se troppo presto, sono già usciti. E allora, contro l'idea di Jean di visionare un nome alla volta, apro d'istinto la pagina con i risultati ma...sorpresa, il mio nome non c'è.
Indi per cui: cambiamo strada.
Proseguiamo conle precedenti.
E diamoci al contemporaneo.

martedì 23 settembre 2008

Ieri sembra essere andato tutto bene. Però le conclusioni si tirano alla fine e non nel mezzo. Un altro pezzo, un altro ostacolo sembra essere superato.
In realtà, e in totale onestà, io non so cosa fare nella vita. Ci sono le cose che piacciono e le cose che non soddisfano ma danno il pane. L'ambizione rovina la mediocrità dell'uomo.
Riflettiamo: pugliese di nascita, pugliese di cultura, ultrasuddista e ultrasudditante della parte geografica del mondo nella quale sono nata. Ma. C'è sempre un ma. Quella famosa parte geografica soffre di una brutta cancrena: il pessimismo e l'immobilismo della cozza, tipico dei Malavoglia (vedete Rocco e suoi fratelli per credere).
Le amministrazioni si susseguono promettendo mari e monti (o martiri e morti), promettendo "lavoro per questi gggiovani" ma poi, nel concreto, ci troviamo sempre davanti a persone che della comunità non se ne fregano poi un granchè, o cmq non cambiano la situazione. Che però peggiora. Io personalmente ero e sono stanca delle parole...parole parole parole parole e ancora parole.....ma dico, e i fatti?? Ognuno è meglio e diverso dagli altri ma, in conclusione, sono veramente poche le persone che valgono almeno una cicca. E questo a qualsiasi livello: comune, provincia, etc. perchè poi, siamo onesti per l'amor di Dio, Castellaneta è immobile, ma come per lo stretto di Sicilia, si muove ad una velocità di 1 cm all'anno ma indietro e non in avanti. E poi...signori...ma vogliamo veramente commentare i castellanetani? Zombie, morti viventi che non necessitano neanche dell'aria per vivere ma dovrebbero nutrirsi del cervello dei vivi (e la cosa che mi spaventa è che bisogna andare a sto punto o a Laterza o a Palagianello, e allora parliamone)...inizio a credere che Laterza tra un po' ci presterà il simbolo della pecora del suo comune, tanto la nostra torre sappiamo tutti dove andata a finire (ma non fatemelo dire apertamente perchè sarei scurrile e ineducata).
Ma basta parlare delle cose belle.
Pietro ha scritto, in relazione al precedente post, cito testuale: "francamente appare un pezzo di te un bel po' diverso da quello che sembri..." Già...il grande inganno.
Io tendo sempre a deridermi e banalizzarmi. Però. Il però è come il Ma: ce n'è sempre uno. Il però questa volta è che preferisco non avvilire il mio prossimo con le mie fisime.
Ora, in conclusione, la domanda importante di oggi è: ma secondo voi, l'Opus Dei davvero non possiede nessun bene materiale se non il palazzo donato dalla Chiesa?
E soprattutto Da Vinci era un uomo banale?
" Alla gente non manca la forza, ma la volontà "
" La collera può essere pazza e assurda e si può essere irritati a torto; ma si è indignati solo quando, in fondo, si ha ragione per qualche aspetto "
" Non vi sono né cattive erbe né cattivi uomini: vi sono soltanto cattivi coltivatori "
" Sia detto alla sfuggita, il successo è una cosa piuttosto lurida; la sua falsa somiglianza col merito inganna gli uomini" .
E' inutile, se uno è un (gran)maestro c'è poco da fare.

domenica 21 settembre 2008

riflessioni sotto pressione

Ed eccoci alle prese con una nuova quadratura.
Negli ultimi tempi, quelli in cui non ho scritto in questo blog, alcune cose sono cambiate, altre sono semplicemente rimaste immobili, iperstatiche, così ferme da far paura.
Ma io oggi ho paura di ben altro. ho paura di come sarò valutata, di quanto riuscirò a dare e di quello che mi aspetta. Il mio futuro mi spaventa. Quando avevo 15 anni nella mia stanzetta ascoltavo i clash, i verve, gli oasis, i blur ed non vedevo l'ora che il futuro arrivasse per poter evadere, diventare una rockstar e duettare con Liam Gallagher. Oggi quel futuro è qui, non sono una rockstar e non ho (e dubito che accadrà mai) duettato con Liam Gallagher.
Se il resoconto si fa a 25 anni bene, non ho concluso un cazzo, o almeno nulla di quello che avrei voluto fare davvero: non sono diventata una rockstar, mi sono fatta un fottìo di nemici perchè sono sempre stata coerente e sincera, non ho un sacco di soldi e manco la cameriera a casa, però mi sono laureata e vivo a Roma, ho una famiglia che stravede per me e io per loro e ho anche la salute (ma non cantiamo vittoria che non si sa mai sotto sti chiari di luna).
Domani è uno dei tanti, importanti, giorni...io, e lo dico pubblicamente, sono una repressa e depressa, con attacchi d'ansia e di panico, se ho da fare qualcosa la notte non dormo, cerco sempre di predispormi mentalmente a ciò che farò nella settimana per poter sedare le mie ansie, non so se è un problema, non so se capita anche a voi, ma per ora riesco a controllare la mie nevrosi. Spero di riuscirci ancora per un po', insomma fino a quando avrò i soldi per pagare uno specialista.
A volte mi sento soffocare. Volevo scappare dal mio paese, ma mi manca, perchè lì probabilmente ho un'identità. Quest'estate mi hanno detto che grazie a me ora anche il mio cognome non è + un cognome banale. Avrei preferito rimanesse anonimo, o forse no, o forse bo.
Vorrei davvero sapere cosa la gente pensa di me. ONESTAMENTE. Non leccate di sedere, non ipocrisia, onestamente. Facebook sostiene che il mio peccato mortale è la superbia. Forse non sbaglia. Mia madre lo diceva sempre quando ero adolescente che ero superbiosa.
I miei sono saliti pochi giorni fa. Ma mi mancano. Terribilmente. Credo che ogni istante che ci separi sia un istante perso, che non tornerà e mi sento sopraffatta da quest'ansia quando un giorno, mi auguro il + remoto possibile, questi istanti non potranno davvero tornare più io so che il mio cuore diventerà nero come il piombo. Io non riesco nemmeno lontanamente a immaginare la mia vita senza i miei affetti. L'altro giorno mentre tornavo da lavoro e mi apprestavo a prendere l'ascensore ho preso coscienza che la mia è una fede disperata, una fede che se non ci fosse, sarei già morta dentro. Devo sgombrare la testa.